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TOPOLINO NON ABITA PIU' QUA'...

biancalina topolinia
Nel tentativo di rinnovare il nostro corso di introduzione alla speleologia, ci impegniamo a trovare qualche uscita alternativa, che se è pur vero che agli allievi poco importa la grotta scelta, tanto per loro è tutto una novità, per noi evitare la routine è importante... 

In questa ottica, supportato da un amico del gruppo di Fucecchio, ho cercato di partecipare a qualche uscita del gruppo di massa alla traversata pigiama-tassara, meglio conosciuta come TOPOLINIA.

Ma per qualche maledizione degli speleo ogni volta che è capitata l'occasione c'è sempre stato un impedimento... 
Di conseguenza, decidiamo di andare a prescindere...quindi, per non perdere troppo tempo sfruttiamo la voglia di grotta del Beribè e alla prima occasione partiamo..Non conosciamo la grotta, e per guadagnare un pò di tempo ricontatto nuovamente il Magnani , presidente del gruppo di Massa,ma stranamente questo giro non mi risponde... ma fedeli al motto " chi fa' da sè, fà per tre " decidiamo di partire da soli.
Propongo di trovarci alle sette alla Tamoil, tanto io mi alzo tutti i giorni alle 6, ma il sonno piace a tutti e ci ritroviamo alle 8...ad accompagnare  QUI QUO e QUA ci sono i nuovi arrivati PAPEROGA e ARCHIMEDE...il materiale è tanto, la mia auto è fuori uso per un viaggio così lungo, e quindi carichiamo la 113 di Andrea e la 313 di Antonio e partiamo per Massa...ad attenderci al casello ci sarà una macchina del gruppo di Fucecchio...si sono uniti per conoscere pure loro la grotta visto che è regolarmente in calendario per il loro corso...peccato che ad attenderci non c'era nessuno!!!questo inconveniente ci ha fatto perdere ben 30 minuti....( Il giorno dopo saprò dal mio amico Luca e presidente del gruppo di Fucecchio che dopo aver letto le descrizioni della grotta si sono spaventati per eccesso di strettoie.....OK...tutto ammesso...ma avvertire no???? )  Arriviamo a Forno e iniziamo a salire sul monte...io mi sono preoccupato della descrizione della  grotta e ho lasciato l'itinerario ad Andrea, molto più GPSsizzato del sottoscritto, anche perchè indicazioni ZERO !! arriviamo alla cava..veloce consultazione di mappe e curve di livello e arriviamo a destinazione..crediamo...vediamo 2 individui intenti a scavare della terra; o meglio, uno scava e l'altro guarda...Antonio ,non so per quale motivo, domanda al più villico dei due se per caso eravamo sulla strada giusta..e subito inizia a fare dei voli pindarici su dei fantomatici luoghi pieni di grotte..ma ben lontani da qui...l'altro, per nostra fortuna, non resistendo alla voglia di coinvolgimento, pretende di sapere, e quando tra i suoi 1000 vocaboli a base di G nomina TOPOLINIA, ci si illuminano gli occhi...Andrea, consapevole di non essersi sbagliato, lo ringrazia per la descrizione di una strada di accesso ben + agevole di quella che avremmo fatto noi...comincia ad essere tardi e velocizziamo la vestizione, nuovamente bloccati dall'arrivo di un gregge di pecore....per educazione salutiamo il pastore che dopo aver chiesto cosa facevamo ci saluta con un " state attenti perchè in quella grotta si muore "...l'istinto è quello di correre dietro alle capre per afferrarne le corna...Andrea ci " tranquillizza " raccontando lo sfortunato episodio della morte dello speleo per un "banale" infarto...si parte...nella mente abbiamo tutti i 3 castagni con la grotta dietro detta dal tipo, ma per qualche oscuro motivo quando arriviamo in zona castagni vediamo una corda che "ovviamente " noi saliamo nonostante il fatto che i castagni siano alle nostre spalle...ovviamente dovevamo scenderla...peccato che nel frattempo, sparsi per la zona, abbiamo contato tutti i fili d'erba dell'intera montagna...dopo una breve sosta per la scalata fuori porta, finalmente entriamo....
armato di descrizione entro in grotta, e fedele alla scritta che dice di salire dopo un breve tratto, vedo una freccia ascendente e la seguo. Peccato che dopo un tratto non banale in libera e un cunicolo di circa 5 metri mi trovo davanti Riccardo e Fabio che stavano entrando....la felicità nel aver trovato una uscita alternativa o di aver fatto la traversata + breve del mondo viene immediatamente soppressa dalla consapevolezza che la descrizione probabilmente ci creerà qualche problema....setacciamo la sala sottostante e mentre Fabio cerca di far franare tutto il condotto dove si è infilato facendomi giocare a "scansa il sasso ", finalmente sul fondo intravedo una corda che finisce in un breve tratto in salita....di 1 metro al massimo!!!Ovviamente a tutto si può pensare meno che ad un tratto in salita,ed ottengo la conferma che la descrizione ci farà penare...dopo un cunicolo abbastanza stretto dove occorre strisciare si arriva ad una mini saletta dove a sx si scende in una spaccatura verticale di circa 40 metri.Anche oggi armo io, e la cosa mi fà piacere, aumenterò il bagaglio d'esperienza. Andrea mi consiglia una partenza di backup...la mia memoria vacilla....dovrei fare un direzionale, credo...ma non ne sono convintissimo e faccio un frazionamento di 1 metro,forse meno... mini-discesa e partenza pozzo in 50 cm....decido di fare un deviatore per avvicinarmi alla roccia dx e scendo fino a metà, dove mi attende un comodo terrazzino...la verticale finale parte con attacchi spostatissimi e mi domando se la mia "altezza" mai mi consentirà di arrivare fin là....chiamo Andrea per un sostegno morale, e dall'alto del pozzo mi "rimprovera " dell'inutile frazionamento baby e dello spreco moschettone sul deviatore...in 50 centimetri si ottiene lo stesso effetto con un semplice bolina doppio...forse è una pignoleria, ma ammetto che ha ragione...mentre rifletto su questa cosa e aspetto Andrea per un consiglio, vengo "sfiorato " da un oggetto metallico....cavolo Andrea, ok per la correzione, ma tirarmi un moschettone addosso mi sembra troppo...ovviamente Andrea non mi ha mai tirato nulla, gli era semplicemente caduto il rinvio....con qualche difficoltà riesco a montare la verticale e finalmente arriviamo alla base del pozzo dove recupero il rinvio di Andrea. (lo perderà una seconda volta, e solo allora si renderà conto di aver rotto il porta attrezzi!!!). Ci raggruppiamo e studiamo il percorso..saliamo una verticale di 4-5 metri..gli attacchi lasciano a desiderare e occorre salire con cautela...attraverso una fessura scendiamo tra blocchi di frana  e ci troviamo in una sala con un chiaro armo stile soccorso sulla sx...le ipotetiche vie sono tre, e mentre io cerco quella scritta nella descrizione gli altri provano le altre...alla fine, con molto scetticismo inizio ad armare quella prevista, ma mi fermo subito...il fix nella roccia è spezzato !!!

Andrea si è comunque accorto che le vie portano tutte alla base di un salone, quindi viriamo nella via del soccorso e finalmente troviamo un sala molto concrezionata decisamente bella...


sulla sinistra si può ammirare  la " BIANCALINA ", una colonna di circa 10-15 metri che come dice il nome è bianca come il latte. La via prosegue sulla dx fino alla base del salone biancalina e continuando attraverso dei blocchi di frana dove Andrea ha giocato a farci passare ognuno in un buco diverso, arriviamo finalmente al pozzo del traverso dove, attraversato appunto il traverso che devo dire molto insidioso- troviamo una saletta di sosta. Mentre mangiamo studiamo il percorso, ma gli ipotetici proseguimenti non portano a nulla...leggiamo e rileggiamo la descrizione, e questo mi spinge a considerare una frattura sul pavimento quasi sull'orlo del pozzo..entro e PAPERINO mi invita a seguirlo..inizia quì il ramo Paperopoli!!! uno scivolo ripidissimo mi porta fino alla base e mi trovo davanti una strettoia micidiale.....ma questa è la strada!!! aspetto gli altri che si attardano leggermente per montare una cordina....il ritorno dobbiamo farlo in salita e si scivola maledettamente....sorrido allo stupore di Andrea alla vista della strettoia....sono le 17:30...facciamo il punto della situazione...Riccardo si offre per passare per primo...si infila dentro e + o meno agevolmente riesce a passare...prosegue per un pò e ci comunica di essere arrivato ad un pozzetto....la descrizione è  giusta!! Ma siamo in 5, la strettoia ci rallenta sicuramente, siamo solo a metà strada di una grotta che nessuno conosce....la discussione termina con la consapevolezza che se arriviamo alla fine non usciremo dalla grotta prima di mezzanotte. Dopo il giro delle lamentele per l'orario, optiamo per tornare indietro..ma visto che per il rientro è presto, decidiamo di scendere il pozzo del traverso per vedere la condizione della vecchia via. Per far capire, la vecchia via ha a circa metà strada un sifone che durante l'inverno è praticamente sempre pieno...nella ricerca di una alternativa fù trovato il ramo PAPEROPOLI che strettoia iniziale a parte porta agevolmente abbastanza vicino all'uscita.

Ma torniamo a noi:

Andrea scende per primo seguito da 
Fabio  e Antonio, ed iniziano a setacciare la parte alta del pozzo sottostante, mentre io e Riccardo guardiamo la parte bassa che però offre ben poco solo una piccola strettoia in salita nella quale mi affaccio solamente...Fabio risalendo la frana trova una corda che invita a salire ma per i noti problemi di orario, desistiamo dall'impresa...dopo aver rigirato come un calzino il pozzo siamo sbalorditi...ci sono più ipotetiche vie di prosecuzione, ma nessun armo che possa indicare qual'è la strada !!!Rimane solo la corda in salita, ma è tardi, e riprendiamo la via del ritorno... Quando ho stampato la via della grotta, ho considerato solo la via Paperopoli...e pur leggendo anche la via vecchia reperibile nella rivista della SSI, non ricordavo nulla....a casa la rileggerò, e vedrò che la corda in salita porta ad un ramo che chiude e la prosecuzione era proprio in quella finestra nella quale mi ero solo affacciato!!!!

Disarmo io, e il ritorno mi sembra molto più corto dell'andata...tosto e difficile il disarmo a metà pozzo...ma ormai siamo fuori....le stelle ci accolgono...siamo stanchissimi e riesco a scivolare sulla famosa cordina esterna...per fortuna non mi faccio nulla!!! La voglia di casa prende il sopravvento e rinunceremo anche alla cena. Bellissima uscita, la grotta ha il suo fascino, occorrerà tornarci per una valutazione finale, in fondo la strada ancora non la sappiamo, ma anche se i Massesi la usano abitualmente, siamo scettici sul considerarla uscita di corso.....ma ci torneremo...chi ci accompagnerà questa volta...PIPPO?????? 







Marco Oppo  " The Goth "