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Attività Speleologica

Attività Speleologica

L'attività principale del GSPI è la speleologia in tutti i suoi aspetti, durante l'anno sono organizzate numerose escursioni in grotta finalizzate alla visita, al rilievo, all'esplorazione e alla bonifica di grotte, con particolare attenzione alle numerose grotte apuane.

Corsi

Corsi

Ogni anno tra ottobre e novembre il GSPi organizza il corso di introduzione alla speleologia che rappresenta il miglior modo per imparare le tecniche di progressione in grotta in tutta sicurezza.

Gite

Gite

Durante l'anno (solitamente a giugno e settembre), il GSPi organizza gite in grotta aperte al pubblico per presentare la propria attività e al tempo stesso far conoscere la bellezza delle apuane dal di dentro.

Altre Attività

Altre Attività

Oltre alle attività speleologiche di carattere didattico, escursionistico ed esplorativo, il gruppo intraprende occasionalmente altre attività tra cui il Torrentismo e il supporto tecnico ad enti e associazioni che debbano svolgere attività ipogee. 

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E BERTARELLI FU'

Uno dei punti che mi colpisce di più è la zona del canyon...ci sarò passato un milione di volte ma non mi sono mai accorto di tutte le diramazioni di cui si parla nel libro... mi suggestiona il fatto di appurare la presenza di 4-5 pozzi tutti oltre i 100 metri nel raggio di poche decine di metri...mi affascina il pozzo dell'infinito con tutte le sue finestre...decido che ci  devo andare e ne parlo con gli altri.

Andrea boccia il ramo della fatica ( il nome è tutto un programma...) perchè a suo tempo ha già provato a farlo, ed in parte anche il ramo dell'infinito, “ troppo “ vicino al pozzo nettuno da lui già praticato... escludendo alcune “avventure “ giungiamo alla conclusione che potremmo scendere il pozzo bertarelli (115 metri)... comincia la conta delle persone e dei week-end liberi, ma come la metti la metti siamo sempre in tre...Andrea, Peppino ed il sottoscritto....Peppino tra l'altro è pure scettico nel fare un pozzo così alto....cerchiamo il rilievo, ed è tutto un programma...sembra un “bucone" dritto di 100 metri.......non ci fidiamo molto,in fondo i disegni sono dell' epoca..e SPERIAMO non sia così...

passa il tempo, e non riusciamo mai a combinare gli impegni di tutti e tre...il destino non ci vuole far andare??? Cavolo, ma siamo un gruppo, possibile che non si faccia vivo nessuno???'

ma questo è un tasto dolente...meglio stendere un velo pietoso e andare avanti...
torniamo a noi... passa Maggio, Giugno Luglio e siamo ancora qui.....

Per fortuna si paventa l'idea di fare il fondo del Corchia......riuscirò questa volta ad “aprire “ il mio libro???? mi adopero in prima persona e questa volta partiamo...è il 3 di settembre e siamo un buon gruppo ... possiamo dire con orgoglio che questa volta il GSPI ha toccato il “fondo “ !!!

Arriva il periodo di lavoro intenso per il gruppo, oltretutto quest'anno c'era pure il novantesimo da organizzare...il natale è dietro l'angolo e noi siamo ancora quà...

Passate le feste ci ritroviamo in sede ed Andrea propone lo svuotamento del sifone incontrato un milione di volte sul canyon e mai considerato...secondo il Piccini può essere un piccolo ramo. Decidiamo di andare, ci contiamo e siamo in 8....troppe persone per questo piccolo progetto....e scocca la scintilla!!! Siamo all'altezza del bivio del Bertarelli...nessuno mi fermerà..dobbiamo andare!!!

Obbligo moralmente gli altri e finalmente andremo al Bertarelli!!!

Luigi Vittorio Bertarelli è stato uno dei primi speleologi della storia, fondatore assieme ad Eugenio Boegan del primo gruppo italiano di speleologia...fu colui che riprese l'esplorazione del corchia dopo le esplorazioni del Simi, suo scopritore....si arrestò però sul bordo del pozzo che " ovviamente " porta il suo nome

oggi tocca a noi proseguire le esplorazioni....Battute a parte, ne parlo con Andrea e decidiamo di scendere il pozzo non nella sua altezza, ma di toccare il fondo attraverso la finestra laterale...in base alle descrizioni del libro, ci dovrebbe essere un proseguimento  che porta alla cima del portello, sopra la piccola risalita dove c'è il canapone...una ipotetica alternativa alla traversata classica???

Con questa idea in testa partiamo per Levigliani..la giornata non è pessima, ma il freddo è intenso...

stalattiti di ghiaccio ci accolgono all 'eolo.

arriviamo al sifone e candidamente Andrea mi dice : "Siamo al Bertarelli...visto che ci tenevi così tanto scegliti la squadra a vai...armi tu...noi arriviamo a lavoro finito"

Cavolo, siamo in una zona abbandonata del Corchia chissà cosa troverò...scelgo immediatamente Giovanni , la sua esperienza può tornarmi utile...poi si accodano il Fioretti ed Alberto

arriviamo sul bordo del pozzo e il traverso di avvicinamento già si presenta male...ma siamo con i piedi per terra... inizio a calarmi e trovo due fix nuovi di zecca..cavolo...qualche pazzo è stato recentemente qui...penso al piccini che in questa zona sta lavorando per i rilievi e inizio ad armare...ma faccio l'errore di non portarmi materiale d'armo dietro.....la finestra in cui dobbiamo andare è a circa 60 metri di profondità, e quando ci arrivo  mi rendo conto che quasi  tutti i frazionamenti che ho armato fino a qui tendono a far stusciare la corda...perdiamo tempo al terrazzo perchè all'altezza della piastrina cè un pipistrello.....armo con cautela e riesco a non svegliarlo...Giovanni mi completa la partenza  e io mi invento un armo con uno  spit di 30 anni fà piantato per fare un traverso ed una fettuccia disastrata...ma è l'unico armo presente...inizio la discesa, il rumore dell'acqua si fà sempre + forte...mi getto sulla sx del pozzo per scansare la cascata ma la corda struscia in maniera evidente...e qui mi rendo conto di aver fatto di nuovo l'errore di essere sceso senza materiale e senza trapano...chissà che cicchetto mi farà Andrea..

getto una voce e chiedo di portare  giù il trapano....Gli altri sono arrivati e Peppino inizia la discesa per raggiungermi.

Ma sono fermo a metà corda...occorrerebbe frazionare a dx per non sciupare la corda,ma questo equivale a finire dritto dritto sotto la cascata..probabilmente è questo il motivo del perchè qui non esista frazionamento...quindi tocco terra in fretta e furia per far finire la discesa a Peppino che "salta" il punto dell'ipotetico frazionamento...velocemente  completo l'armo ancorandomi a dx, dopo essere passato sotto l'acqua.

il rumore è assordante ed è difficile dialogare...questo fa si che Giovanni inizi la discesa...Cavolo...se viene giù ci ritroveremo in tre sul solito attacco...bagnato...

decido perciò di sfidare l'acqua e proseguire....la corda mi obbliga a scendere uno scalino e questo non mi fà notare un attacco molto esposto che permette di uscire dall'acqua....

lo noterò solo al ritorno...troppo tardi...esco dalla cascata..sono fradicio ..così come Peppino che attende il mio armo e Giovanni, in attesa poco più sù in balia degli schizzi....proseguiamo la discesa ma la corda alle nostre spalle lavora su di una lama..per la discesa si può ovviare ma per la salita nutro qualche dubbio. all'ultimo frazionamento mi accorgo che la corda non mi basta...giunzione all'armo per fortuna, e siamo sul fondo....un sasso gigante ci fà da tetto..e per scendere decido di passarci sotto...non vedendo un sicuramente + comodo attacco sopra il sasso.....ringraziando il cielo il pozzo è finito e piano piano arrivano tutti.

il proseguimento non è dei più semplici e Giovanni è il primo ad entrare....poi scende Peppino e noi rimaniamo in attesa...inziamo ad avere freddo ed Andrea raggiunge Giovanni ed io rimango con Riccardo e Fabio a fare da chioccia...Alberto e il Fioretti iniziano la risalita mentre noi ,oramai infreddoliti, decidiamo di infilarci nel meandrino..purtroppo l'ambiente è decisamente complicato...le scritte che troviamo ci dicono che siamo sulla strada giusta, ma non troviamo nessun tipo di proseguimento....rinunciamo e cominciamo a risalire....

Andrea si offre per disarmare,e man mano che saliamo monitoriamo la corda nel punto della lama..... peggiora ad ogni passaggio..è il mio turno, e la calza è completamente lesionata..avverto Andrea che passerà sui trefoli....

mi demoralizzo, e giunti al terrazzino mando avanti Andrea per finire io il disarmo...sono a pezzi, ho freddo,sono stanco e voglio rimanere solo...

con calma raggiungo il bordo del pozzo....ci compattiamo ed usciamo fuori....una lauta cena ci attende per ritemprare il corpo e lo spirito...

Probabilmente non metteremo mai più piede in questi luoghi,ma l'aria che si respira sà davvero di antica speleologia.... E BERTARELLI FU'

                                                                                                                                                                                                      
Marco The Goth

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