Fondazione del gruppo gruppo speleologico della sezione del C.A.I. di Pisa.

Correva l'anno 1926 quando il Prof. Cav. Rodolfo Giannotti pot&eacuto; finalmente vantarsi di aver fondato il primo gruppo speleologico della toscana e sicuramente tra i primi d'Italia e di aver contribuito alla fondazione di numerosi altri gruppi speleologici toscani come Lucca e Livorno.

è allo stesso Prof. Giannotti che si deve la fondazione della Federazione Spelelologica Toscana (FST), della quale fu eletto presidente, che vide la ufficializzazione nel 1979 in seguito alla registrazione dello statuto presso un notaio di Firenze.

è ancora allo stesso Prof. Giannotti che si deve l'esplorazione dei monti Pisani ed altri importanti lavori di speleologia.

Dalla sua fondazione il G.S.Pi, adeguandosi all'evoluzione dei materiali e della nuova tecnica di progressione su corda singola, allargò i confini esplorativi delle Alpi Apuane, grazie anche all'inserimento di nuova giovani che rinvigorirono gli entusiasmi del gruppo. Tra questi Roberto Giuntoli, che diverrà presidente per moltissimi anni e Marco Genovesi, profondo conoscitore delle aree carsiche che molto ha contribuito nella ricerca ed esplorazione di nuove cavità, ed altri ancora di certo non meno capaci. è allo stesso Genovesi che si deve la scoperta dell'abisso Farolfi nonch&eacuto; un ingente contributo all'esplorazione del complesso ipogeo del monte Corchia, già allora conosciutissimo a livello europeo.

All'inizio degli anni '70, grazie all'introduzione dell'attività didattica tra le attività del G.S.Pi. con la conseguente attivazione dei primi corsi di speleologia, fu possibile assistere ad un notevole incremento delle adesioni al gruppo che fornì l'impulso per numerosi anni a venire.

è proprio grazie alla preparazione di nuovi speleologi che la ricerca e l'esplorazione di cavità sempre più profonde come lo stesso abisso Farolfi diviene sistematica.

All'inizio degli anni '80 il gruppo si vede impegnato su più fronti tra cui l'esplorazione dell'abisso "Watanka" situato presso il canale degli alberghi e l'esplorazione del "Cenerone" situato nei pressi delle cave alte di Colonnata.

L'inizio degli anni '90 vedrà la scoperta dell'abisso di Astrea, dalla ragguardevole profondità di -560m, situato nelle vicinanze del passo del vestito nei pressi del monte Pelato.

è proprio l'esplorazione dell'abisso Astrea, per altro non ancora conclusa, che impegnerà intensamente il G.S.Pi. negli anni successivi. Da allora l'attività esplorativa di Astrea ha portato notevoli scoperte come la sua congiunzione con un vicino abisso scoperto dal gruppo speleologico bolognese negli anni '60. Proprio in seguito a questa scoperta iniziò una stretta collaborazione tra il pisano e quello bolognese protrattasi fino ai giorni nostri uniti dal comune spirito esplorativo.

Infine, la recente scoperta di nuovi rami unitamente ad una migliore comprensione del sistema idrico dell'abisso, alimentato dalla sorgente Renana, sta aprendo la strada a numerose nuove ipotesi sullo sviluppo della grotta.

L'impegno di tutti è rivolto all'incremento e consolidazione delle attività tra cui sicuramente la più importante è quella didattica costantemente supportata da capaci istruttori del G.S.Pi. certificati dalla scuola nazionale del C.A.I.